Secondo la norma europea UNI EN 13432 in tutti i negozi (o quasi) vanno sostituite le buste di plastica con quelle biodegradabili. Ma la domanda sorge spontanea, che impatto hanno queste buste nell'ambiente?
Le informazioni seguenti sono impressioni personali, non vanno prese come fonti affidabili.
Seguiamo il tragitto di una busta di plastica:
Petrolio → Raffinazione → Busta di plastica
Poi? Riguardo lo smaltimento che fine fanno? Ci sono due vie:
Busta → Spazzatura → Discarica o Inceneritore
Seguendo questo schema la busta per scomporsi necessita di un tempo molto lungo e si scompone in parti più tossiche (vedi post correlato) oppure libera le sostanze tossiche nell'aria, però c'è anche la seconda via più ecologica:
Busta → Raccolta Differenziata → Fusione → Nuova plastica
Con quest'altro metodo la plastica viene riusata molte volte, anche se esiste un limite per cui la plastica va a seguire la prima fase.
Ora invece seguiamo il percorso della busta biodegradabile:
Pianta → Raffinazione → Busta → Spazzatura → Scomposizione
La busta quindi viene prodotta da una pianta e termina il suo ciclo scomponendosi dato che non ha le caratteristiche per poter essere riciclata data la sua alta deteriorabilità.
Lo svantaggio di queste buste riguarda lo sfruttamento intensivo dei terreni per produrre le piante necessarie per produrle, anche se la busta stessa può essere usata come "concime" per le nuove piante
Altro problema noto è la fragilità, ma questo problema esiste perché solitamente la busta è troppo fina ed il materiale, a differenza della plastica, ha un'elasticità maggiore. In effetti esistono delle buste che essendo biodegradabili sono più resistenti, quindi questo non è un problema molto importante.
Le buste biodegradabili in conclusione sono una buona alternativa, anche se migliorabile, delle buste di plastica che, anche se riciclabili, prima o poi vanno ad inquinare l'ambiente.
- Tecnologia e ricerca
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